(di Lorenzo Attianese) (ANSA) – ROMA, 13 GIU – Indagini, denunce e un’informativa alla Procura. Non si ferma il lavoro degli investigatori dopo il pomeriggio di follia a San Basilio,
nel quartiere periferico di Roma dove ieri un giovane ha accoltellato al volto un 18enne ed e’ stato poi ‘giustiziato’ dal padre del ragazzo, una guardia giurata fuori servizio. Durante i soccorsi, tre operatori del 118 sono stati picchiati mentre l’ambulanza e’ stata presa di mira e danneggiata con le pietre. Nelle prossime ore saranno anche vagliate le immagini per identificare le aggressioni avvenute ieri. Il 118 di Roma ha incaricato l’ufficio legale dell’azienda di occuparsi dell’ episodio. Le stesse forze dell’ordine invieranno un’informativa alla Procura su quanto accaduto e potrebbero scattare i primi provvedimenti. La Squadra Mobile e i carabinieri di Montesacro stanno ancora interrogando diversi testimoni, ma la dinamica sull’omicidio e’ ormai certa: si e’ trattato di una lite stradale sorta al momento. ”Non e’ la prima volta che succedono cose come quelle viste ieri – spiega un abitante del quartiere di San Basilio – Qui non ci sono delinquenti, ma di sicuro la temperatura si alza, soprattutto se viene colpito un familiare. In quel caso molti non hanno paura di nessuno, vogliono solo vendetta”. Sui muri, a poche ore dall’omicidio, sono gia’ comparse alcune scritte in ricordo di Maurizio Alletto, il 31enne ucciso ieri. Tra gli epitaffi del quartiere, uno recita: ”La morte ti ha preso alle spalle, perche’ davanti non aveva le p… Maurizio con noi”. Intanto l’Ordine di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri stigmatizza l’aggressione agli operatori del 118: ”Non succede neanche nelle zone di guerra, e’ assurdo e inaccettabile. Si e’ arrivati ad aggredire anche gli equipaggi delle ambulanze che tentano di salvare vite: professionisti che non fanno mai distinzione tra i feriti che si trovano a soccorrere, anche se tra loro c’e’ qualcuno che ha commesso reati. E’ assurdo, e’ inaccettabile. Non succede – sottolinea con amarezza Lala – nemmeno nelle zone di guerra, dove ambulanze e barellieri sono rispettati dai combattenti”. I tre operatori sono stati colpiti con calci e pugni, uno ha riportato la frattura della clavicola e tutti hanno avuto bisogno di ricovero presso l’ospedale Sandro Pertini. ANSA 13-GIU-13 20:00
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